
Geburtsjahr
1970
Geburtsort
Locarno
Wohnort
Locarno
Webseite
-
T20
Oppy de Bernardo
Wetten 0/Total 0 CHF
Oppy De Bernardo, nell’installazione ambientale e nel video, lavora sul rapporto tra arti visive e cultura popolare, mentre è dedicata agli stereotipi culturali e commerciali del proprio paese, Andorra, l’opera del gruppo artistico Paradise Consumer Group.
Una bara divenuta panchina: questo il soggetto di Relax, l’opera che ha vinto il Premio Epson per la Ricerca artistica, giunto alla sua terza edizione. Il premio è stato assegnato il 4 dicembre 2008 in occasione dell’inaugurazione di “Public Improvisation” presso Fabbrica del Vapore, mostra costituita dai lavori degli allievi del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti.
L’ autore di Relax è Oppy de Bernardo, artista trentanovenne di Locarno che affianca all’attività artistica l’insegnamento nella scuola, dichiara di avere “una predilezione per gli ambienti fortemente connotati dal punto di vista evocativo e simbolico”.
La vittoria - decretata da una giuria composta da Carla Conca (Business Manager Videoproiettori di Epson Italia), Giorgio Verzotti (critico d’arte e curatore) e Corinne Diserens (curatrice e critico d’arte) - è avvenuta “per la capacità di intervenire con mezzi e procedure semplici su materiali che assumono forte spessore simbolico grazie all’uso che ne fa la collettività“.
Una bara divenuta panchina: questo il soggetto di Relax, l’opera che ha vinto il Premio Epson per la Ricerca artistica, giunto alla sua terza edizione. Il premio è stato assegnato il 4 dicembre 2008 in occasione dell’inaugurazione di “Public Improvisation” presso Fabbrica del Vapore, mostra costituita dai lavori degli allievi del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti.
L’ autore di Relax è Oppy de Bernardo, artista trentanovenne di Locarno che affianca all’attività artistica l’insegnamento nella scuola, dichiara di avere “una predilezione per gli ambienti fortemente connotati dal punto di vista evocativo e simbolico”.
La vittoria - decretata da una giuria composta da Carla Conca (Business Manager Videoproiettori di Epson Italia), Giorgio Verzotti (critico d’arte e curatore) e Corinne Diserens (curatrice e critico d’arte) - è avvenuta “per la capacità di intervenire con mezzi e procedure semplici su materiali che assumono forte spessore simbolico grazie all’uso che ne fa la collettività“.